Trama semplice e trama diagonale - quale scegliere

Per quanto riguarda il materiale delle fasce portabebé, è meglio evitare le tele leggere, che possono deformarsi e lasciarsi andare mentre portate il vostro bambino, e scegliere una stoffa resistente sia nella direzione orizzontale che verticale.

Una buona stoffa a trama semplice assomiglia a quella delle lenzuola: resistente, morbida e di buona tenuta, questa può essere un ottimo compromesso per chi ha poche possibilità economiche perché, con un costo contenuto, è possibile avere una fascia basica che risponda alle prime necessità, almeno per i primi mesi. Il rischio è che, nel tempo, se continuate a portare quando i bimbi crescono, questa fascia sostenga e distribuisca peggio il peso rispetto a una fascia a trama diagonale e vi conceda di realizzare un numero minore di legature.

La “vera” fascia portabebé, in Occidente, è considerata quella a trama diagonale e/o jacquard: semplificando, questa dicitura è usata per identificare quei tessuti che hanno un filo in più nella trama rispetto alla tela tradizionale, in modo da avvolgere il corpo del bimbo non solo in orizzontale e in verticale (come la stoffa di cui abbiamo parlato prima), ma anche in diagonale. Queste fasce cedono insomma anche nella direzione diagonale, per tornare però subito alla forma originale quando non sono più sottoposte al peso del bimbo; inoltre distribuiscono meglio il peso sul corpo del genitore facendolo avvertire come minore; tutte queste caratteristiche rendono la stoffa a trama diagonale più pregiata e, per tale motivo, anche più costosa.

Esistono poi le stoffe elastiche, in maglina di cotone o bambù, che vengono usate per confezionare fasce per i primi mesi di vita dei bimbi (fino 7kg circa): ideali dalla nascita perché molto avvolgenti, questi supporti risultano cedevoli e poco contenitive appena il peso del bambino diventa importante